“Un caleidoscopio di carte” è un progetto per la riunificazione virtuale dell’archivio di Piero Calamandrei, che nasce dall’esigenza di una lettura unitaria e di una fruizione pubblica e accessibile in rete delle sue carte.
Piero Calamandrei (Firenze 1889-1956), giurista, costituzionalista, scrittore, tra i fondatori ed esponente del Partito d’Azione, è annoverato tra i padri della Repubblica per il ruolo svolto in Assemblea Costituente e nella successiva battaglia per l’attuazione del dettato costituzionale. Docente di diritto processuale civile presso le Università di Messina, Siena, Modena e Firenze e rettore dell’Università fiorentina dal 1943, partecipò alla redazione del Codice di procedura civile del 1940 e fu presidente del Consiglio nazionale forense dal 1946 alla morte. Fu inoltre membro della Consulta nazionale, dell’Assemblea Costituente e deputato dal 1948 al 1953, nonché fondatore e direttore della rivista «Il Ponte».
Dopo la morte del giurista nel 1956, il suo archivio ha subito un processo di smembramento che ha portato ad una ripartizione delle carte tra quattro istituti culturali pubblici e privati: Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’età contemporanea (ISRT), Biblioteca Comunale e Archivio Piero Calamandrei di Montepulciano, Fondazione Centro di iniziativa giuridica Piero Calamandrei di Roma, Fondazione Museo storico del Trentino. Tale suddivisione ha seguito sostanzialmente una logica di ripartizione per ambito di interesse: a Firenze si trovano i documenti più politici e letterari, a Montepulciano è conservata la parte più familiare e intima, a Roma è confluita la parte più “internazionale” dell’attività di Calamandrei giurista, e infine a Trento sono stati donati i documenti relativi alla Prima guerra mondiale.
La cooperazione dei quattro istituti ha reso possibile un raccordo virtuale dei quattro fondi, già auspicato in occasione del convegno Un caleidoscopio di carte: gli archivi Calamandrei di Firenze, Montepulciano, Trento e Roma(2009) e più volte ribadito fino alla stipula di un accordo programmatico e all’elaborazione e alla realizzazione di un progetto comune. Ad un primo contributo della Direzione Generale Archivi del Ministero della Cultura, concesso nel 2021 grazie al bando per Contributi a progetti per interventi su archivi dei movimenti politici e degli organismi di rappresentanza dei lavoratori, è seguito un secondo finanziamento nel 2023 nell’ambito del medesimo capitolo di spesa. Per il momento il progetto si è concentrato sul materiale epistolare, ma se ne auspica il proseguimento fino a comprendere tutte le tipologie documentarie.
“Un caleidoscopio di carte” si è articolato in un aggiornamento inventariale finalizzato ad assicurare omogeneità dei criteri di descrizione, nella digitalizzazione della corrispondenza (ad eccezione di quella contenuta nel fondo di Montepulciano, per il momento rimasta esclusa), nella produzione di uno strumento informatico di lettura unitario dei quattro complessi e nella realizzazione di un sito web che propone, oltre agli strumenti di accesso prodotti da ciascun istituto, un inventario unificato, con la possibilità di visualizzare le immagini dei documenti e di compiere ricerche trasversali ai vari fondi.
Il progetto consente dunque di recuperare a pieno il valore informativo delle carte, affievolito dalla disseminazione tra più soggetti conservatori, permettendo di ricomporre gli scambi epistolari, di ricostruire i legami tra i documenti, in definitiva di ricomporre quel “vincolo archivistico” che caratterizza, determina e descrive ciascun archivio nella sua stessa definizione, consentendo a chiunque la lettura unitaria della corrispondenza di uno dei padri della Repubblica.